All'interno dei contesti educativi occorre promuovere sviluppo, e questo a mio parere richiede uno sforzo di innovazione negli strumenti, nei progetti, nella teoria e il futuro richiede creatività e fantasia ed innovazione.
E' in questa ottica di innovazione e creatività che La Scatola Magica può trovare il suo meritato riconoscimento di possibile strumento educativo.
La scatola magica nasce dall'incontro di Giovanna Parimbelli con Gigi, un educatore di una rara e profonda sensibilità, delicatezza e passione verso il mondo dell'infanzia ma con un grande rispetto dei bambini e della loro unicità. Forse nemmeno lui era del tutto consapevole dell'enorme potenzialità di uno strumento così apparentemente semplice.
Una scatola di cartone, di plastica, di legno, al cui interno riporre infiniti oggetti ai quali ogni educatore o possessore di scatola magica, dà un personale significato in una continua relazione.
Giovanna ha fatto sua questa proposta e nel tempo ha sentito l'esigenza di comprendere potenzialità e possibili risvolti psicopedagogici.
Uno strumento che le ha permesso di narrare mille altri mondi possibili.
Al nido La Stellina ogni educatore ha la sua personale scatola che in momenti diversi della giornata utilizza in assoluta autonomia di modi e tempi.
Si siede a terra senza chiedere di seguirlo, semplicemente inizia ad estrarre oggetti e narra storie, canta o semplicemente muove oggetti che poi ripone delicatamente estraendone di nuovi.
E' la magia che pian piano si genera a portare i bambini ad avvicinarsi e prendere posto per restare in attesa di ciò che ne uscirà.
La scatola magica permette all'educatore in primis di portare il proprio sé, non esiste un modo per svolgerla, non vi è uno schema se non il porsi generatori di uno stupore che coinvolga e renda partecipi, fosse solo anche per un singolo bambino.
Permette ad ogni educatore di essere diverso ogni giorno, di essere unico ogni volta che la apre, perché anch'egli possa scegliere di estrarre e narrare ciò che in quel momento può condividere in modo autentico.
"Mi piace pensare che sia ogni volta una prima volta" - sostiene Giovanna. "Il mio personale approfondimento ha cercato via via teorie di riferimento che supportassero la mia, nostra intuizione, ed è per questo che riteniamo la scatola magica un prezioso strumento di supporto allo sviluppo dell'apprendimento sociale, dell'identità e dell'identità di genere, del linguaggio e del bilinguismo, della relazione, della cooperazione ma anche dei conflitti, dell'immaginazione e della creatività, del pensiero critico, dell'empatia e del riconoscimento emotivo, delle intelligenze multiple e infine, ma forse il più prezioso, di narrazioni personali."
Il marchio della scatola magica è stato regolarmente depositato ed è prossima l'uscita di un libro che descrive questo strumento e ne illustra i risvolti.